“Mi sono trovata subito bene sia con le altre operatrici che con i ragazzi perché quello che svolgo con loro è un lavoro davvero interessante, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e nuovi spunti di riflessione”.
Queste le parole di un’operatrice che da poco opera nel Cag di Pescolanciano, nel quale si è sentita subito accolta e, dunque, si è pienamente inserita. Questo va a confermare l’atmosfera spensierata, ludica, ma nel contempo ben organizzata e strutturata che si respira nel centro giovanile di Pescolanciano, dove il 21 gennaio scorso è ripartito un nuovo progetto, promosso e gestito dall’Associazione Pianeta Giovani e finanziato con i fondi del’8 x 1000 messi a disposizione della “Tavola valdese”.
Il progetto, che terminerà il 20 novembre prossimo, continua a fotografare, quindi, in linea con le precedenti iniziative svolte a tutela del benessere della gioventù locale, un ambiente sereno, giocoso ed accogliente che mette subito a proprio agio chiunque ne entri a far parte. Che sia per lavoro, come nel caso delle operatrici, o per gioco, come nel caso dei ragazzi, il Cag di Pescolanciano coinvolge chiunque partecipi alle attività del centro, dove ogni settimana si riparte sempre più carichi e desiderosi di avventurarsi in un nuovo pomeriggio insieme. “La gioia di ritrovare i propri compagni, per cimentarsi in giochi non concretizzabili in altri contesti, è visibile sui volti di tutti i ragazzi che partecipano alle attività del Cag – continua a raccontare l’operatrice – è un’emozione che colpisce e rapisce…. colpisce perché al giorno d’oggi è raro trovare bambini e ragazzi che sanno gioire e divertirsi con ciò che trovano a disposizione, senza chiedere altro, semmai inventando…. e rapisce perché la loro è una felicità che “si respira”, dalla quale è difficile non rimanere coinvolti”.
E dunque, dei giochi dei bambini, le operatrici apprezzano la leggerezza e la spontaneità e, nel contempo, la loro figura appare come presenza rassicurante. Da ognuno, quindi, si sprigiona un senso di benessere che rafforza la sicurezza in sé e la fiducia nell’altro. Anche le regole, colonne portanti dei pomeriggi al Cag, vengono “ricordate” e “ripassate” con gioia all’inizio di ogni nuovo incontro…è la gioia di riscoprire sé stessi anche nel dover fare e nel dover essere, consapevoli che, senza quei doveri, difficilmente si raggiunge il piacere di stare insieme.
E se il merito per aver impostato questa sana abitudine del ripasso delle regole va alle operatrici, il voler vivere questo momento serenamente testimonia quanto per i ragazzi sia diventato quasi un “momento di ingresso” di ogni incontro settimanale. Questo perché anche in quelle regole, lungi dall’essere state prefissate od imposte, c’è l’impronta dei bambini, che le hanno memorizzate “a loro misura”, trasmesse e ricordate servendosi anche da eventi e fenomeni offerti dalla “natura”. E così nasce la regola del temporale : “non si urla quando si parla”, e anche la regola del vento : “non si spinge….”. Andare contro natura, dunque, significa andare contro una pacifica convivenza. E in fondo è così. I “grandi” lo sanno. Ma al Cag di Pescolanciano sono i bambini che, a volte, fannoriflettere i grandi, perché l’entusiasmo e la gioia con cui colorano ogni cosa rendono nuovi anche concetti e norme già acquisite.
